lunedì 13 febbraio 2012

Dal letame nascono i fior...

Domani, oltre a San Valentino (di cui ho già ampiamente sproloquiato stamani), cade anche un'altra lieta ricorrenza: inizia il Festival di Sanremo. In effetti, essendo una ricorrenza lieta almeno quanto San Valentino, la annovererei nella categoria "eventi che chissenefotte". Ma non potevo esimermi dallo spendere due parole a proposito della più importante kermesse canora del nostro amato Paese. 

Prima di sparare a zero, voglio farvi una premessa: io venero Celentano. Lo adoro. Ogni volta che ascolto "Impazzivo per te", impazzisco per lui. Sono cresciuta a pane e sue canzoni. Canzoni, appunto. Tanto lo amo quando canta, quanto lo odio quando parla, o peggio, non parla. 359mila Euro: questo il suo cachet per presenziare al Festival. E dubito seriamente che canterà. Ma la questione è: questi soldini, come bene sapete, provengono dal pagamento del canone Rai, tassa inutile e tuttavia obbligatoria per noi italiani, già strozzati da mille altre imposte. Ebbene, cara Rai, mentre noi tutti arriviamo con fatica a fine mese e il Governo ci esorta a sacrifici via via maggiori, posso indignarmi un attimino se voi sborsate così tanto per Celentano? Che non parla! Ma cazzo! La colpa è della Rai che lo vuole ad ogni costo, e di noi cittadini che dovremmo boicottare Sanremo in massa, mica del povero (si fa per dire) Adriano. Ecccerto, lui chiede soldi a badilate, ma poi, bontà sua, li devolve in beneficenza alle famiglie povere. Le stesse che non arrivano a fine mese e pagano il canone. Guardate, io sono ignorante e non ci capisco un cazzo, però, non vi pare un filino una stronzata?

Come vedete le polemiche su conduttori/vallette/cachet milionari/ospiti e superospiti precedono SEMPRE i discorsi su quella che dovrebbe essere la vera protagonista dell'evento: la buona musica italiana. A mio parere, boicottare la trasmissione per lo spreco di soldi non è un'idea propriamente geniale, perchè si finisce col penalizzare anche quel poco di buono che in Italia è rimasto, ossia un certo tipo di cantautorato che è tutto nostro. Quest'anno tra gli artisti in gara ci sono i Marlene Kuntz e Nina Zilli e tra i giovani Erica Mou. E poi i Bidiel. Che cazzo vorrà dire 'sto nome? Mah. Comunque li ho sentiti oggi, e non sono affatto male. E poi ho un debole per i siciliani, quindi tiferò per loro che sono di Catania. Beh, insomma, poi ci sono i soliti noti tra cui Gigi d'Alessio e un tot di cantanti sbarbatelli usciti dai talent show. Ma noi quando ci sono quelli possiamo fare zapping e far scendere un attimino lo share, no?  

Vabè, se vi piace guardatelo e se non vi piace criticatelo, fate un po' cosa volete...tanto si sa che a Sanremo "facimm' 'e cose aum aum", come in tutto il resto d'Italia, d'altronde. 

In ultimo, permettetemi un attimino di serietà. Non avete mai pensato di voler essere nati a fine anni '40, inizio '50, in modo da potervi gustare, nel pieno della vostra gioventù, i bei Festival di una volta? Io sì. Sì può avere nostalgia di una cosa mai vissuta? Forse no, ma ogni volta che ascolto Tenco piango lo stesso. 




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