martedì 7 agosto 2012

Real Time: una TV un perchè. Già, perchè?

Il digitale terrestre! Ah, che magnifica quanto inutile invenzione! 

Tra l'infanzia e l'adolescenza ho avuto un periodo di forte dipendenza dalla TV. Prima i cartoni, poi Non è la Rai, poi la serie infinita di telefilm anni Novanta. Beverly Hills (io dormivo con la maglietta di Dylan, se non ce l'avevo non dormivo), Bayside School, fino ad arrivare al più moderno Dawson's Creek. Poi la carenza di proposte di interessanti da parte dei palinsesti televisivi e l'avvento di Internet hanno fatto sì che mi allontanassi molto dalla TV. Non parliamo dell'ADSL flat e Facebook. Proprio la TV poteva bruciare. 

Ma da quando è arrivato il digitale terrestre, e con lui nuovi canali, ho una nuova dipendenza: Real Time. Lo so, fa cagare a spruzzo. Ma cosa volete che vi dica? E' dai tempi di Beverly Hills e Baywatch che coltivo il mio gusto per il trash. Ho anche visto un paio di film di Nino d'Angelo. 

Comunque, ciò di cui vi voglio parlare oggi è proprio il palinsesto di Real Time. Una varietà di cazzate che non si vedeva in TV da tempo immemore. Credo che nemmeno i canali Mediaset siano arrivati a trasmettere un simile numero di programmi così stupidi in loop, senza intervallarli nemmeno con un TG, per quanto farlocco. 

Partiamo dai programmi più di moda, quelli che tutti conoscono, anche i non RealTime-addicted

  • Ma come ti vesti?: sarebbe scontato dire "ma come minchia vi vestite voi, invece?". Non facciamo i banali, dunque. Parliamo piuttosto del dramma interiore di Carla Gozzi, donna dall'età assolutamente indefinibile, che non è più in grado di spiccicare una parola in italiano, tanti sono i termini tecnici anglofoni e francofoni della moda che ha dovuto imparare per rendersi più furba agli occhi degli altri; "con questo autfit sei davvero fescion, glemur e assolutamente cul. Quella beg color pinc sta da dio, spezza il tuo luc total blec e questo necleis iellou si intona che è una meraviglia". Ah, Carla, ma che cazzo stai a dì? E parla come mangi, no? Ah già, non mangi. Pesi 32 chili. Farai come la Parodi tu, che puccia il dito, lo lecca, dice "Cotto e mangiato!" e bon, è sazia. E a tenere compagnia a Carla c'è il buon Enzo Miccio. Un uomo che ha fatto dell'eleganza (!?!) e della gaiezza i suoi cavalli di battaglia. Si veste di merda,  ha un fisico da palo della luce, ma è tanto contento lui. Ha sempre gli occhi sognanti che hanno le spose il giorno del matrimonio. E' senza dubbio gay(issimo) ma ama le donne più di sè stesso (no vabbè, più di sè stesso no). Non è mai triste, non  ha mai il morale sotto le scarpe (di Prada, ovviamente). Un po' voglio bene ad Enzo.
  • Paint your life: Barbara ama il riciclo, il riuso, le cose fatte a mano, il dar nuova vita agli oggetti. E' una creativa, lei. E' un po' una Giovanni Muciaccia al femminile. Purtroppo però deve esserle sfuggita di mano la situazione. Oltre a dipingere le pareti di colori e fantasie improponibili, tiene cose inutili nella speranza di avere un'idea geniale per riciclarle, raccoglie cose chiaramente irrecuperabili in discarica e realizza cose ancora più inutili dell'oggetto di partenza. Di solito la vanno a trovare amiche creative come lei, che fanno gioielli importabili (forse solo Rita dalla Chiesa li metterebbe, lei si appenderebbe anche i lampadari alle orecchie, se potesse). Queste amiche sono tutte acide come lo yogurt greco, non ce n'è una che trombi abbastanza. Si circonda altresì di florist rigorosamente omosessuali (su cui però fa dei pensieri impuri) che mettono una canna di bambù in un vaso e la chiamano "composizione verticalizzata di sto cazzo per dare un tono all'ambiente". 
  • Cucina con Ale: qua deluderò molte lettrici, me lo sento. Alessandro Borghese piace molto alle donne. Guardate, anch'io lo trovo un ragazzo belloccio. Se sta fermo. E zitto. Odio la sua parlata: "alle diesci e diesci vi aspetto in cuscina per mettere un po' di mentuscia fresca su ogni cazzo di piatto di merda che farò!". Odio come si muove in cucina: fa pasticcio, sporca dappertutto, non ha stile, oltre al fatto che suda e ansima sui fornelli come se stesse correndo una maratona. Poi diciamocelo, Alessandro Borghese sta alla cucina come io sto alla fisica quantistica. Cioè 'nsomma non ne capisce una mazza chiodata. E poi fa il figo che ne sa di musica, mettendo una canzone un po' rock a fine programma. Metti la testa in forno e dai gas, Borghese. 
  • Il Boss delle Torte: sarà che l'unica serie TV con cui mi sono infognata in vita mia è stata I Soprano, ma io a Buddy voglio bene assai. Gli italo-americani mi piacciono, mi fanno ridere, mi fanno piangere, mi aiutano a coltivare la mia passione per il trash. Poi lui fa i dolci, e io sono pazza per i dolci. Sì, lui li fa di legno e poi li ricopre di glassa, ma fa lo stesso. Bravo Buddy. Solo una cosa: pigliati un po' di Lexotan ogni tanto, che sei un pelino nervoso.
  • Clio Make Up:  "Cara Clio, vorrei un make up sobrio ed elegante per andare ad un vernissage d'arte moderna. Mi piacerebbe non essere però banale, insomma, vorrei che mi notassero". Hey amica, l'hai detto tu, eh! Mò non lamentarti se Clio ti trucca con le sue palette multicolor, i suoi blush, i suoi gloss e tutt'e cos' e tu sei pronta per un bel giretto in tangenziale. Lo sapevi già che andava a finire così. 
  • Cucine da incubo: Gordon Ramsay è una sorta di Dio in terra della cucina. Ha scritto mille libri, condotto mille programmi, ha un videogioco che parla di lui, ha 12 stelle Michelin, non so quanti ristoranti, è perfino stato insignito dell'onoreficenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico. Così, a caso. La cosa che mi sta proprio in culo di lui è la sua avversione per i vegetariani, mentre come ben sapete io sono un'attivista, ma pazienza; Gordon resta un uomo da stimare anche solo per il fatto che dice più "fucking" lui in una frase di quanti "capra" riesca a dire Sgarbi in una vita intera. 
In ultimo, anche se ci sarebbero ancora mille cose da dire (tipo sui capelli di Paola Marella, sui budget di quelli che cercano casa "non è molto alto, solo tre milioni di euro", tipo di quella psichiatrica che viene a guardarti sotto il tappeto se c'hai la polvere a Cortesie per gli ospiti, tipo sui rintronati che si sposano a Villastocazzo di Roccaminchiona e chiamano i Wedding Planners...) parliamo di qualche format forse un po' meno conosciuto ai più, ma che i veri seguaci di Real Time sicuramente non avranno potuto fare a meno di vedere: 

  • Non sapevo di essere incinta: No, ma amica, spiegami, come potevi non saperlo? Hai avuto un rapporto non protetto nove mesi fa, da nove mesi non hai il ciclo, hai vomitato l'anima sei mesi fa, hai preso otto chili...possibile che non ti sia passato per l'anticamera del cervello il pensiero di essere stata ingravidata? No, hai dovuto aspettare di sfagiolare un bambino nella vasca mentre ti facevi un bagno caldo perchè avevi i crampi alla pancia di notte. Ah beh. 
  • Sepolti in casa: Se non avete mai visto questo programma, vi prego, non guardatelo. E' la cosa più assurda ed inquietante che una mente umana potesse partorire. Secondo me Tarantino potrebbe impallidire (più di quanto non sia già pallido) di fronte allo schifo di questo format. Praticamente ci sono questi tizi assurdi che soffrono di una malattia psichiatrica chiamata "accumulo compulsivo". Tengono la munnizza fino a riempire la casa, non lavano mai, arrivano a vivere circondati da ragni, scarafaggi, merde di topo e batteri grossi come quel mio amico che fa body building. Robe raccapriccianti. E i parenti che dicono "Eh, ma se gli buttiamo via le cose si arrabbia!". Ma che problemi avete? Mandate in vacanza il mentecatto e bruciategli la casa, per favore! 
  • Sos genitori: va beh, chevvelodicoaffare. Ci sono dei bambini simpatici come uno stuzzicadenti nel culo (di traverso) e teneri come Godzilla con dei genitori idioti. Arriva una tata il cui nome ricorda vagamente un prodotto surgelato (Jo Frost, N.d.A.) e li mette tutti in riga.
  • Abito da sposa cercasi: siamo all'apoteosi della stupidità femminile e del non sapere più che cazzo trasmettere in televisione. Un programma su delle ragazze che si devono sposare e cercano il loro abito dei sogni, che normalmente costa una cifra esagerata e loro piangono finchè qualche parente ricco non glielo compra. Oppure si indebitano per comprarselo. Secondo me qualcuna da anche via il culo. Adesso fanno anche la versione XXL per le spose obese. Idiote come quelle magre, ma con in più il problema dei chili di troppo. Emminchia, ce le hai proprio tutte!
  • Pazzi per la spesa: questa per me è una scoperta recente. Il programma parla di alcune persone che secondo me erano a un passo dal suicidio tanto la loro vita era triste, e a cui i coupon hanno ridato la gioia di vivere. Raccolgono migliaia di buoni sconto, fanno una spesa allucinante con tipo otto carrelli e  praticamente non la pagano. Cosa se ne facciano poi di 400 rotoli di carta igienica (vabè, tanto uno cagare caga, si spera fino alla fine dei suoi giorni), 5000 pacchetti di gomme (vabè, tanto uno masticare mastica, soprattutto se ha l'alitosi), 250 vasetti di pummarola (vabè, facciamo tanto tanto sugo), insomma, lo sanno solo loro. Ma belli che sono, tutti felici della loro inutile spesa, con le cantine piene di scaffali ingolfati di cibi in scatola che venisse mai una guerra o una crisi mondiale loro ne hanno per tutto il quartiere. 
Va bene, va, la finisco qua che direi che vi ho ammorbato abbastanza. Vi è salita un pochino l'autostima, no?

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