sabato 20 ottobre 2012

Nessuno mi può giudicare


Ultimamente pare che io abbia la faccia di una che sa fare benissimo un sacco di cose. Forse perchè son cessa, e allora uno dice “Vabè, figa non è, sarà almeno brava!”. Può essere. Fatto sta che essere ritenuti bravi in qualcosa crea delle notevoli ansie da prestazione, soprattutto quando tu sei pienamente conscio del fatto che quella cosa NON la sai fare. Vi ho confusi col delirio come al solito?

Ciò che intendevo dire è che è molto interessante osservare come le persone si facciano un’idea di te sulla base di non si sa bene cosa. Non mi sto lamentando, eh. Per intenderci, non mi ridurrò mai come quei decerebrati che come status su Facebook ritengono opportuno scrivere “Certa gente dovrebbe guardare se’ stessa prima di giudicare gli altri! Il giudizio degli altri per me non conta nulla, criticatemi pure, io rido!”. Ecco, no, grazie che me l’hai detto perchè mi veniva il dubbio che stessi rosicando. Quando a me delle cose non frega un cazzo io non ci penso proprio, figurati se ci scrivo uno status di Facebook, sai com’è.

Cosa stavo dicendo? Ah, sì. Le idee che gli altri si fanno di me. Ecco, dicevo, non mi sto lamentando perchè in realtà la gente su di me si fa dei bellissimi film. Le cose più assurde che la gente ha detto di me ultimamente sono:

“Hai veramente un ottimo gusto nel vestire!” Vorrei far presente a chi non mi conosce che io mi vesto solo ed esclusivamente con capi a tinta unita, preferibilmente il nero o se proprio sono allegra il grigio, e ho acquistato tutto ciò che c’è nel mio armadio (o meglio, sulla poltrona che utilizzo con tale funzione) su una bancarella del mercato o presso un cinese che non emette nemmeno mezzo scontrino però mi regala il “tacapanna”, ossia la gruccia.

“Avrai perso almeno dieci chili dall’ultima volta che ti ho vista!” Anch’io lo credevo. E invece no gioia, ne ho persi solo 4. SOLO 4. E per farlo mi sono nutrita di gallette di mais e bolle di azoto, nulla di più. E ho corso come una dannata, cosa che è difficile per tutti, figuriamoci se hai un culo pesantissimo da portarti dietro e lo sport più faticoso mai fatto in vita tua è stato il sollevamento del barattolo di Nutella.

“Sei una persona che ispira molta fiducia. Ti do la responsabilità di questo, questo e quello.” Ma anche no. Intanto ho sempre settemila cose da fare e quando non ho da fare godo del mio tempo libero, non sono come quelle persone che hanno la necessità di riempire ogni buco! (largo ai doppi sensi!). E poi sono distratta, tutte le persone che conosco hanno almeno un oggetto di mia proprietà in casa loro perchè dimentico sempre tutto. Sul dizionario alla voce “procrastinazione” c’è una mia descrizione (la foto no, perchè dissi che l’avrei mandata domani). In ultimo, io sono nata scazzata, non voglio essere responsabile di niente e nessuno, se potessi guadagnare stando seduta a grattarmi la passera lo farei (perdonate la scurrilità).

“Sarai piena di uomini che ti girano intorno!” Questa è l’apoteosi delle minchiate improbabili che la gente è disposta a pronunziare pur di sentirsi raccontare dettagli piccanti sulla tua vita intima. Tesoro, non c’è niente da sapere. Ho una vita sessuale intensa come quella di Rosy Bindi, credimi che se ci fosse trippa per gatti non sarei nemmeno qui a parlare con te.

“Tu sei bravissima a scrivere, vieni a fare un corso di blog!” Ecco, è un po’ come a chiedere ad Enzo Miccio di tenere una lectio magistralis di machismo e virilità. Ho reso l’idea?

In pratica, mettendo insieme tutte queste belle idee del cazzo, io sarei una ragazza stilosa, in buona forma fisica, affidabile, con una vita sessuale soddisfacente e, last but not least, una blogger di successo. Certo. L’importante è crederci.

Nessun commento:

Posta un commento