martedì 17 luglio 2012

Libere associazioni

Per tutti quelli che me l'hanno chiesto, per tutti quelli che l'hanno letto in segreto, per tutti quelli a cui non frega un cazzo, per tutti quelli che mi hanno vista nel Bosco (fermatemi o vado avanti), ecco il racconto con cui ho partecipato al concorso Scrittorincittà e grazie al quale ho vinto la partecipazione al Progetto Giovani di Collisioni Festival.





LIBERE ASSOCIAZIONI


Da bambina, con i miei genitori, ogni domenica si faceva un giro in macchina. Il mitico Pandino bianco e l’audiocassetta di Bob Dylan. Cantavo forte parole sconosciute e fuori dal finestrino le colline ci seguivano, come fotogrammi di un film spinto avanti veloce. Papà mi raccontava di quando da giovane (e non aveva trent'anni) andava in giro a cantare con la chitarra e l'armonica a bocca come il suo idolo. Pensavo: "voglio sposare papà". Poi la fissa dell'uomo con uno strumento musicale in mano m'è rimasta. Mi innamoro delle chitarre e di chi ci sta dietro. A volte la sera gli chiedevo "per favoooreee" di suonare qualcosa. Poche volte mi diceva di sì, ma quando lo faceva ero la bambina più felice del mondo. Sedermi vicino a lui sul divano e guardare le sue mani giganti muoversi sulla chitarra mi faceva venire voglia di piangere e cantare. Proprio come in questo momento. Man mano che diventavo grande ho avuto sempre meno rapporto con mio papà. Lavorava sempre, non lo vedevo mai. Poi sono diventata un'adolescente, e come tutte le adolescenti ho iniziato a detestarlo senza un motivo. Ma qualcosa da lui lo volevo ancora. In terza media feci la "tesina" su Bob Dylan. Suonai "Blowing in the wind" con il flauto dolce davanti alla commissione. Tradussi il testo della canzone dall'inglese. Misi una bella foto in bianco e nero sulla copertina. E in quella foto io ci vedevo papà. Oggi ho ventisei anni e un rapporto piuttosto freddo sia con mio padre che con gli uomini in generale. L'anno scorso ho chiesto a papà di andare insieme e vedere Bob Dylan in concerto a Milano e mi ha detto di no. Ho pianto tantissimo. Quest'anno a vedere Bob Dylan ci andrò davvero, senza papà. Ma quando Bob salirà sul palco so che vedrò papà e rimarrò senza fiato.




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