Non mi piace provare brutti sentimenti, purtroppo però ne provo tanti.
Provo l'odio, per Marzo ad esempio, o per chi lascia un goccia di succo di frutta nel cartone, e io arrivo assetata e non ne trovo abbastanza.
Provo la delusione, se mi sento messa da parte da qualcuno a cui voglio bene o da me stessa.
Provo l'invidia per gli altri, come conseguenza del mio sentirmi spesso e volentieri inadeguata o insufficiente.
Provo la tristezza, quando piove per troppi giorni o ripenso a certi giorni di certi Marzi passati.
Provo la rabbia quando non ottengo ciò che voglio e quando gli altri mi dicono che sono viziata senza sapere nemmeno di cosa stanno parlando.
E' difficile "chiamare" i sentimenti brutti con il loro nome, riconoscerli, accettarli. Sembrano tutti la stessa cosa. Se dovessi rappresentarla sarebbe un gomitolo nero. Disordinato, appallottolato. Molti lo collocherebbero nella pancia, io lo metterei nella testa, perchè è lì che sento dolore quando provo qualcosa di brutto.
Ma ora basta incupirsi. Metto su un thè, d'accordo? Nero, comunque.
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