domenica 30 dicembre 2012

Happy Ending

Sono passati 365 giorni dalla mattina in cui ebbi l'idea di aprire un blog. Dal primo post ad oggi di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta (colgo l'occasione per ringraziare davvero con il cuore tutte le persone che mi leggono, mi seguono, mi scrivono, mi likano). Siccome era il 31 dicembre 2011 uno dei primi argomenti di cui parlai fu chiaramente la fine dell'anno. E sapete cosa vi dico?Visto che mi ha portato bene lo rifarò.

Il 2012 è stato un anno per me molto particolare. Anzitutto, è passato velocissimo. Poi, è stato pieno di cambiamenti, quasi tutti positivi. Questo non significa che io non abbia sofferto, anzi, mi sono presa certe padellate in faccia che ve le raccomando, ma alla fine, tutto è sembrato sempre aggiustarsi. 

Ora sarete certamente curiosi di sapere se ho mantenuto gli impegni presi. Ehm, tasto dolente...Avere un blog personale è bellissimo, le persone ti seguono, ti apprezzano perchè alla fine i tuoi tormenti sono anche i loro, aumenta la tua autostima, ma cazzo cazzo cazzo, rimane tutto scritto lì. Non puoi fuggire. Quindi mi tocca dirvi che:

  • Ahimè, non mi sono laureata. Resta tutto invariato, esami tutti dati da luglio del 2011, tirocinio da fare, tesi da fare. Continuo ad essere iscritta all'Università, continuo a pagare una caterva di tasse, ma niente, non sto facendo niente (inveite contro di me, vi prego, così forse mi decido!). Giustificazioni e angoscia a palate. 
  • Ho perso un tot di chili. Quanti? Dieci. Difficile? Sì, perchè sono molto incostante. Però il mio rapporto con il cibo e con lo sport sta migliorando. Quello con la dietista rimane complicato, quello con lo specchio pure. Ma ci sto lavorando. 
  • Bere e fumare: non si può certo dire che sia una santa, ma ho fatto tutto con moderazione. Adesso qualcuno che mi conosce penserà subito a sabato scorso e si farà grasse risate, ma...ecco, io sto facendo una media, non una somma.
  • Un lavoro ce l'ho, bello, gratificante, indeterminato e nonostante questo precario. Perchè la precarietà è una condizione lavorativa, non contrattuale, credetemi. Alterno l'ottimismo più sfrenato alla più nera depressione, come è tipico del mio carattere, ma che dire? Per il momento va bene così. 
  • Le basi ci sono quasi, la casa c'è anche se è occupata. Manca uno sfratto e gettare il cuore oltre l'ostacolo. Ma in questo caso non dipende tutto da me. Io continuo ad applicarmi.
  • Di occasioni nel 2012 me ne son sfuggite ben poche: ho detto tutto quello che dovevo dire, ho ascoltato tutto quello che dovevo ascoltare, sono andata ad una quantità imbarazzante di concerti e mostre, ho letto almeno 20 libri, ho fatto tutti i mini-viaggi che potevo permettermi, ho sperimentato attività nuove. Di questo sono davvero felice. 
Quest'anno c'è una novità: siamo alla fine e non sono depressa. Sento la voglia di alleggerirmi sempre di più (non solo ponderalmente parlando): non sbuffare se le cose non vanno esattamente come le voglio, non andare in paranoia se non sono esattamente con chi desidero. Quindi, anche oggi, anche domani, e spero per sempre, va bene così. 

Facciamo gli impegni per il 2013? Dai, così, via il dente via il dolore.

  • La laurea la rimettiamo negli obiettivi. Daje, che ormai non ci credo più manco io e sai mai che mi faccio una sorpresa!
  • I chili pure li rimettiamo. Ne mettiamo 15 in meno, perchè checchè se ne dica, sono ambiziosa e quando voglio ho due coglioni così. Toh. Ah, e ho deciso di cambiare ulteriormente la mia alimentazione: veganesimo a casa, formaggi e uova solo fuori casa, al lavoro o a cena con gli amici, giusto per non venir guardata come un alieno. 
  • Sul bere e fumare piantiamola di fare dei propositi. Mi impegno per tutelare la mia salute, ma se un bicchiere di vino o una sigaretta aiutano a socializzare, a stare allegri, a divertirsi un po', ben vengano. Si vive una volta sola e si muore sempre e comunque (questa l'ho già sentita da qualche parte!).
  • La casa anche, la lasciamo lì, in centro città, con i suoi bei negozietti vicini, la bicicletta nel garage, una cantina zeppa di Barolo, tovaglie colorate, ricchi premi e cottillon. 
  • Le occasioni: posso fare ancora meglio. Mi sto attrezzando per diventare una Yes Woman. L'anno non è ancora iniziato e ci sono già in programma diversi concerti, un viaggio, alcuni ristoranti da provare, cose da fare, libri nella wishlist di Amazon. 
  • E poi metto una cosa nuova: imparare a sentirmi di più. E se non mi sento io, trovare qualcuno che mi dica "ascoltati!". 

2 commenti: